Gas: adottando il tetto al prezzo del gas quattro mesi fa adesso non avremmo queste conseguenze di rincaro dell’energia.
Secondo il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, se il tetto al prezzo del gas proposto dall’Italia fosse stato adottato mesi fa, non ci troveremmo in questa situazione di grave crisi. La proposta fu inviata all’Ue mesi fa per evitare i rincari di energia che il Paese cerca di fronteggiare con difficoltà. Una coesione interna potrebbe alleviare i costi già troppo alti in Italia, che in futuro rischiano di aumentare ancora.
Una crisi da fronteggiare
Dichiara Mattarella durante una conferenza stampa congiunta con Stevo Pendarovski, il presidente della Repubblica della Macedonia del Nord: “E’ urgentissimo procedere superando le ultime resistenze che ci sono nell’Unione, perché questo significa mettere le famiglie e le imprese al riparo dalle speculazioni politiche e finanziarie”. A conti fatti, ormai il Paese da settimane chiede un accordo con l’Ue per superare la crisi energetica riducendo la limitazione del prezzo del gas.
Se solo l’Italia fosse stata presa in considerazione mesi fa, sicuramente il Paese non si troverebbe ad affrontare dei rincari sui prezzi dell’energia così alti. La resistenza posta dalla nazione russa sta causando gravi ripercussioni sull’economia italiana, “a cominciare dal rincaro dei prezzi dell’energia e dei beni alimentari”. Il presidente dichiara che ci aspettano costi bensì superiori a quelli attuali se non si dovessero attuare strategie risolutive.
Per alleviare i costi elevati che l’Italia dovrà sopportare c’è la necessità di agire con una coesione interna. “In questo senso” – spiega Mattarella – “l’Italia sostiene con convinzione il coinvolgimento dei Balcani occidentali nei meccanismi di solidarietà europei volti a garantire la sicurezza energetica, soprattutto in vista del prossimo inverno”.